Da ieri 16 dicembre 2018 è visibile il
Presepe Parrocchiale presso il battistero della Chiesa Sacra
Famiglia di Rogoredo.
Ed io l'ho visto, in silenzio tra i
banchi vuoti, mentre ancora si provavano gli effetti di luce in
un'alternanza di buio, lieve chiarore, bagliori vivaci.
Mi sono
fermata in meditazione attratta dall'essenzialità dei personaggi di
una scena semplice in cui, però, non è difficile cogliere il
sovrapporsi di più scene e non sfugge all'occhio la cura dei
dettagli.
Il riverbero di un fuoco acceso, tendine bianche alle
finestre, e, sbirciando dietro di esse, persino un quadro appeso alla
parete... Qualcuno in cortile sembra intento ad osservare, qualcun
altro in cima ad una scala pare far ritorno a casa.
Al centro di tutto, seppur posizionata
di lato, è suggestiva quella culla bianca vuota, in attesa. La
nostra attesa, forse, di tempi migliori. Sopra di essa una stella
colorata sta come ad anticipare la nuova vita che verrà.
Realizzato con materiali la maggior
parte dei quali possiamo trovare nella nostra quotidianità (cartone,
cartongesso, truciolato, compensato, colla vinilica, colla a caldo,
chiodi, viti, cassette di legno, paglia, colori ad acqua, sassi,
segatura, lampadine a basso consumo), il Presepe accoglie il
visitatore con frasi che ci riportano al significato autentico del
Natale, da riscoprire giorno dopo giorno nell'incontro con l'altro,
per rivivere in terra l'incontro con il cielo.
Lunghi
minuti di contemplazione che mi hanno portata a guardarmi dentro, a
riflettere sui miei desideri, progetti, valori. Grazie al lavoro di
tutti quanti hanno realizzato questa originale opera d'arte e
creatività! Perché di Presepi potremo vederne infiniti, ma nessuno
sarà identico ad un altro. Così come personale e intimo sarà,
ogni volta, il nostro modo di guardarli e ritrovarci qualcosa di noi stessi.
Il
Presepe vi aspetta in via Monte Peralba, 15 a Milano-Rogoredo.
Fine
'800
Porte
e finestre sono chiuse all'ingresso
mentre
ai piani superiori freme la vita.
Dio
nasce in una mangiatoia,
perché
solo un posto aperto
alle
strade del mondo
ha
spazio sufficiente a contenere il messaggio.
Anche
oggi celebrare il Natale
è un invito ad aprire
le
porte intime
delle
proprie sicurezze,
ad
abitare i luoghi pubblici
delle
istituzioni, del lavoro
dei
fermenti civili e delle feste,
amando
e accogliendo il prossimo,
perché è in quell'incontro terreno
che
rivive quotidianamente
quello
avuto col cielo.