Riduzione Foto originale di Davide Cappelletti |
Le chiamavano “periferie”: luoghi lontani dal centro città, difficilmente raggiungibili, un po' trascurati. Da qualche tempo interi quartieri si stanno riscattando uscendo dall'anonimato, colorandosi di arte, poesia, eventi che sanciscono la coesione sociale, restituiscono dignità e li rendono vivibili, non solo di passaggio.
Rogoredo, Via Lomellina, Viale
Corsica, Piazza Martini, Piazza Susa, sono protagoniste del “Percorso Jannacci”: in ogni
tappa sarà apposta una targa in ricordo di Enzo Jannacci che le menzionò nei
suoi testi. Un omaggio al grande artista, un punto di colore, un accento, un
puntino sulla i per il posto che lo accoglierà.
Grazie ad Associazioni
di cittadini attenti e partecipi, in collaborazioni con Istituzioni presenti e
coinvolte nascono, così, percorsi culturali, ambientali, urbanistici volti alla
valorizzazione del territorio: oltrepassando le criticità c'è la possibilità di
rivalutare i quartieri e modificare il percepito del vissuto quotidiano. Piccoli
passi di quella che si preannuncia, non una serie di interventi spot, ma
l'evidenza di un progetto continuo.
Ne è un esempio il
quartiere Rogoredo, con i suoi murales, le mostre fotografiche, il fermento
culturale e sociale che dal sottosuolo è uscito allo scoperto, grazie
all'impegno di chi non passa e va, ma osserva, vive, e desidera migliorare il
suo contesto abitativo. Prima tappa del “Percorso Jannacci”, ha inaugurato ieri
il tunnel “Andava a Rogoredo di Jannacci” e la mostra fotografica "La mia gente, Enzo Jannacci, canzoni a colori".
Riduzione Foto originale di Davide Cappelletti |
Milano, quartiere Rogoredo (murales, mostre, altri eventi): clicca QUI
Post di di Daniela Troncacci
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